Primo giorno
La giornata inizia con l’arrivo all’aeroporto di Béchar. Partiamo per Béni Abbès, a 250 km di distanza. All’arrivo ci sistemiamo in una casa tradizionale, piena di fascino e carattere, che sarà il nostro alloggio per tutta la durata del soggiorno.
Dopo esserci sistemati, partiamo a piedi per esplorare i vecchi quartieri della città. Abbiamo l’opportunità di scoprire i quartieri storici emblematici di Beni Abbès, come Safat, Tlayat e Souiguiat. Questi quartieri ci immergono nella storia locale, con le loro strade strette e le case con le porte decorate con motivi tradizionali. Passeggiando, ammiriamo le torri e gli antichi edifici architettonici che testimoniano il ricco patrimonio culturale della regione.
Alla fine della giornata, non mancherà il tramonto sulle dune bianche del Grand Erg Occidental, che offre una vista magnifica.
La serata si conclude con una cena tradizionale nella nostra pensione, dove si gustano i piatti tipici della regione.
Secondo giorno
Dopo la colazione, iniziamo la giornata con la visita all’Eremo di Charles de Foucauld. Questo sito storico, ricco di spiritualità, ci permette di scoprire la vita di questo famoso eremita e missionario che ha segnato la storia di Béni Abbès. Dall’eremo ci attende una vista panoramica sui dintorni, che aumenta la tranquillità di questo luogo unico.
La mattinata prosegue con la visita al più antico ksar. Qui scopriamo la moschea più antica, risalente al 1605. Costruiti in perfetta armonia con la natura, gli ksour sono realizzati con sabbia, argilla, pietra e tronchi di palma, elementi che conferiscono loro solidità e integrazione armoniosa nel deserto. Passeggiando per le stradine, ammiriamo gli edifici in adobe e percepiamo l’anima di Beni Abbès.
La mattinata prosegue con la visita alla sorgente naturale di Ayn Sidi Othman. Questo tesoro nascosto nel mezzo del deserto offre un contrasto rinfrescante con il paesaggio arido.
Visitiamo poi il palmeto, con la sua sorprendente forma a scorpione, dominato all’estremità da una maestosa duna rossa, la più alta del Grande Erg Occidentale. Nel cuore di questo palmeto, visitiamo anche lo ksar più bello della città, un gioiello architettonico classificato come patrimonio nazionale. Disabitato dal 1957, questo ksar testimonia la ricca storia della regione.
Dopo pranzo, ci fermiamo all’oasi di Ouarourout, dove visitiamo una sorgente naturale nascosta nel cuore del deserto. Circondati dalle dune, ci godiamo un tè alla menta, prendendoci il tempo per apprezzare la calma e la maestosità del deserto.
Alla fine della giornata, ci dirigiamo verso le grandi dune dell’Erg per ammirare il tramonto. Il cielo è adornato da sfumature d’oro, arancio e viola.
La serata prosegue con una cena tradizionale nel cuore del vecchio ksar, allietata da artisti locali.
Terzo giorno
Iniziamo la mattinata con un’attività insolita: il sandboarding. È simile allo snowboard, solo che al posto della neve ci sono sabbia calda e grandi dune. È possibile anche sciare. Questa avventura mattutina offre sensazioni uniche e ricordi indimenticabili.
Dopo un meritato pranzo, si parte per Mazzar. Qui scopriamo la tranquillità di questo piccolo villaggio, prima di esplorare la verde oasi di palme dove sorge anche un antico ksar ricco di storia. Questa visita ci immerge nell’autenticità della vita sahariana, dove il tempo sembra essersi fermato. Ci godiamo un tè alla menta, un momento di relax e convivialità nel cuore di questo paesaggio pittoresco.
Alla fine della giornata, torniamo a Béni Abbès per ammirare il tramonto. Cena tradizionale nella nostra guest house.
Quarto giorno
Dopo la colazione, si parte per la Piazza dei cammelli per una magnifica passeggiata a dorso di cammello tra le dune di sabbia, seguita da una pausa per scoprire la preparazione tradizionale del pane (taguella) sotto la sabbia.
Dopo pranzo, scopriamo le incisioni rupestri di Marhouma, situate in un’oasi a 18 km a sud-est di Béni Abbès. Queste incisioni, risalenti al periodo neolitico, sono una preziosa testimonianza di una presenza umana risalente a diverse migliaia di anni fa.
Tornati a Béni Abbès, ci godiamo una deliziosa cena tradizionale, il famoso mardoum, carne stufata servita in una magnifica khaima, una tenda tradizionale. Un’esperienza culinaria che ci porta nel cuore delle tradizioni locali. La serata è allietata dal nostro gruppo musicale locale, i Diwan-Gnaoua.
Quinto giorno
Ci imbarchiamo per El Ouata per una nuova avventura in un sito impressionante lungo 30 km, definito dai geologi la “piccola muraglia cinese” dell’Algeria. Qui scopriamo un deposito di Orthoceras (fossili di molluschi e pesci), datato a circa 470 milioni di anni, incrostato di marmo nero.
Proseguiamo la giornata con una visita allo ksour circostante. Dopo pranzo, saliamo a bordo dei nostri 4×4, pronti per una fuga attraverso le infinite distese del Grande Erg Occidentale prima di raggiungere Béni Abbès. Le immense dune di sabbia bianca si estendono fino all’orizzonte, creando un paesaggio magnifico.
Il pomeriggio è dedicato al tempo libero, offrendo a tutti la possibilità di esplorare le meraviglie di Béni Abbès al proprio ritmo, di riposare o di visitare il museo locale. Il museo ospita numerosi tesori distribuiti in diverse sale, tra cui una dedicata all’ornitologia, dove sono esposte tutte le specie di uccelli della regione. Questa eccezionale collezione è il frutto del lavoro di molti grandi ricercatori che hanno soggiornato qui e hanno scoperto specie rare, giustificando così l’esistenza stessa di questo museo. Altre meraviglie sono gli antichi gioielli e le ceramiche, nonché i dipinti che illustrano le celebrazioni dei matrimoni Ksour. È anche possibile farsi applicare l’henné tradizionale da donne esperte su mani e piedi di donne e ragazze (a pagamento).
Sesto giorno
Verso le 8.00 lasciamo Béni Abbès per l’affascinante città di Taghit, soprannominata “l’Incantatrice”. Nei 150 km che separano l’oasi bianca di Béni Abbès da Taghit, si dipana davanti ai nostri occhi uno scenario da cartolina. Un paesaggio mozzafiato si sussegue, intervallato da occasionali incontri con la gente del posto.
All’arrivo, scopriamo la storia di Taghit visitando lo ksar principale, costruito oltre 8 secoli fa. Le sue case tradizionali in adobe testimoniano l’abilità ancestrale degli abitanti. Passeggiando per le strette vie, sentiamo il peso dei secoli passati. Raggiungiamo poi la balconata del palazzo, un punto di osservazione eccezionale sull’immensità delle dune dorate e sul maestoso Mont Baron.
Taghit è famosa per le sue numerose incisioni rupestri risalenti al Neolitico. La nostra esplorazione continua con la scoperta di queste. Queste opere d’arte preistoriche, scolpite nella roccia, raccontano storie antiche e misteriose: un vero e proprio viaggio nel tempo.
Ci dirigiamo poi verso l’oasi di Taghit per ammirare i rigogliosi palmeti e i tradizionali sistemi di irrigazione (foggaras) che permettono di condividere equamente l’acqua. Il palmeto di Taghit è uno dei più grandi della regione. Vanta oltre 100.000 palme e 60 varietà di datteri.
Per i più avventurosi, è disponibile un tour in kayak dell’oasi, che offre un’esperienza unica nel cuore di questa lussureggiante oasi. Chi preferisce una scarica di adrenalina può optare per un giro in quad tra le dune. (attività facoltativa). All’ombra delle palme, ci sistemiamo per un pasto tradizionale.
Dopo pranzo, ci godiamo un po’ di tempo libero per passeggiare nei mercati locali e acquistare souvenir dagli artigiani di Taghit.
All’ora concordata, ripartiamo per l’aeroporto di Béchar. Lasciamo Taghit con la testa e il cuore pieni di ricordi, segnati dalla bellezza dei suoi paesaggi e dalla ricchezza del suo patrimonio.
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