La poterie néolithique du Sahara

Terres Touareg

Ceramiche neolitiche del Sahara algerino

La regione sahariana, in particolare il Sahara algerino, è un luogo ricco di storia dove l’uomo si è adattato all’ambiente fin dal Neolitico.
Durante questo periodo, ha sviluppato tecniche come l’agricoltura, l’allevamento e l’arte rupestre. Tra queste innovazioni, la ceramica ha avuto un ruolo centrale nell’evoluzione
delle società umane, in particolare tra i Tuareg che abitavano queste regioni.

Che cos’è il Neolitico?

Il Neolitico è una fase cruciale della storia umana, segnata da profondi cambiamenti. Questo periodo, iniziato intorno al IX millennio a.C. nel Vicino Oriente, si è gradualmente diffuso in Europa e in Africa. Il Sahara algerino, con i suoi famosi siti come Tassili n’Ajjer, è testimone di questa transizione.

Le principali innovazioni del Neolitico comprendono l’agricoltura, l’allevamento e l’inizio della sedentarizzazione. Strumenti caratteristici come asce e adze in pietra levigata segnano una svolta rispetto agli strumenti in pietra intagliata del Paleolitico.

L’invenzione della ceramica nel Sahara algerino

In Nordafrica, il Neolitico è sorto intorno al IX millennio a.C., influenzato dalle tecniche e dalle conoscenze della Valle del Nilo. Un’importante scoperta è stata fatta nel 1965 nel massiccio dell’Hoggar, dove sono stati rinvenuti frammenti di ceramica risalenti a 9.000 anni fa. Queste scoperte sono tra le più antiche tracce di ceramica nel Sahara algerino.

L’avvento della ceramica ha rivoluzionato la vita umana. La ceramica veniva utilizzata non solo per conservare gli alimenti, ma anche per diversificare la dieta cucinando i cibi. I frammenti ritrovati, anche se spesso incompleti, forniscono preziosi indizi sulle forme e le decorazioni utilizzate.

Le caratteristiche della ceramica sahariana

La ceramica sahariana presenta alcune caratteristiche affascinanti, studiate dal colonnello Michel Lihoreau nel suo libro “Poteries préhistoriques du Sahara”. Questo vasellame si divide in quattro categorie principali, a seconda della sua forma:

  • Anforiformi: vasellame con collo stretto, di dimensioni medio-grandi.
  • Poculiformi: vasellame di piccole dimensioni con orlo verticale, spesso poco profondo.
  • Caliciformi: vasellame ovoidale di medie dimensioni con orlo convesso.
  • Vasiformi: simili ai caliciformi, ma con orlo concavo o svasato.

La decorazione della ceramica sahariana è particolarmente ricca. I motivi, ottenuti con strumenti come lame di selce dentellata, riflettono la fantasia e l’abilità degli artigiani. Essi comprendono:

  • Linee orizzontali o oblique,
  • Chevron,
  • Fasci di linee parallele,
  • Decorazioni composite che combinano diversi motivi.

Questo vasellame, con la sua base a forma di cupola, veniva spesso interrato nella sabbia per garantirne la stabilità, un dettaglio che riflette la vita nomade nelle tende su terreni morbidi.

Tracce d’uso e altri reperti

Gli scavi archeologici hanno rivelato segni d’uso sul vasellame, in particolare graffi sulla parte inferiore dovuti al ripetuto contatto con il terreno. Questi segni sono la prova dell’uso quotidiano.

Oltre al vasellame, nel Sahara algerino sono stati scoperti altri manufatti neolitici, tra cui utensili (asce, lame, punte di freccia) e macine in pietra dura. Anche i frammenti di uova di struzzo, utilizzati come contenitori o oggetti decorativi, sono una testimonianza della fauna presente all’epoca.

La ceramica neolitica del Sahara algerino è una preziosa testimonianza dell’ingegno umano in un’epoca in cui le popolazioni sedentarie cominciavano a dominare il paesaggio sahariano.
I resti ritrovati, dai massicci dell’Hoggar al Tassili n’Ajjer, ci permettono di esplorare la vita quotidiana e le tradizioni di antiche popolazioni, in particolare quelle associate ai Tuareg e ad altri popoli sahariani.