Sebiba 2025 a Djanet (Sebeiba): feste e immersione culturale

Descrizione dettagliata della vacanza

Giorno 1: Scoperta del sito di Tegharghart e della “Mucca che piange”.

Iniziamo il nostro soggiorno nella vastità e nella bellezza maestosa delle dune del deserto nel cuore di uno dei più grandi massicci del Sahara, l‘Erg Admer.
Raggiungiamo il sito di Tegharghart per contemplare una delle incisioni più emblematiche del Tassili n’Ajjer: «la mucca che piange», datata più di 7000 anni fa. I Tuareg e gli scienziati considerano questa incisione un capolavoro della scultura neolitica, per la sua scultura, il suo realismo e l’emozione che trasmette.

Giorno 2: Nel cuore della Valle di Iherir

Attraversiamo le dune dorate verso un gioiello nascosto nell’immensità del deserto. Come un miraggio benvenuto, si delinea l’oasi di Iherir, un’oasi di vita in mezzo al deserto. Scopriamo questa valle, unico vero punto d’acqua di questa regione e classificata come Patrimonio Mondiale dell’Unesco e Riserva dell’Uomo e della Biosfera. La valle di Iherir ospita paesaggi eccezionali con wadi e gueltas che rivelano un quadro lussureggiante di verde.

Giorno 3: Idharen e Tin Taghirt, tra villaggio e arte rupestre

Nei pressi di Iherir, esploriamo Idharen, un antico villaggio abitato in passato dai nomadi durante la raccolta dei datteri. La vista panoramica offre una prospettiva maestosa sul villaggio sottostante dove le capanne, chiamate “ikebran”, fatte di canne, legno e pietre, si fondono armoniosamente con il paesaggio.
Raggiungiamo il sito di Tin Taghirt e osserviamo incisioni rupestri neolitiche, in particolare la famosa gazzella raffigurata sulle banconote da 1000 dinari. Ogni incisione racconta la propria storia, dalle rappresentazioni mistiche di animali maestosi alle figure umane. Le linee tracciate emanano una certa energia come se gli artisti antichi avessero insufflato una parte della loro anima in ogni incisione rocciosa.

Giorno 4: Escursione al canyon dell’Essendilène e alla sua guelta di smeraldo

Un’escursione tra gli oleandri ci aspetta per un’esperienza sensoriale unica, dove la natura dispiega il suo fascino attraverso una tavolozza di colori vivaci e il profumo inebriante di questi arbusti fioriti. Il sentiero si apre davanti a noi nel cuore dei tunnel di oleandri, creando alcove incantate dove il tempo sembra fermarsi. All’orizzonte, le pareti rocciose si innalzano e si stringono per formare un canyon impressionante fino alla guelta smeraldo.

Lungo un sentiero polveroso, emerge un villaggio nomade. Le tende tradizionali, tessute di fibre naturali, si ergono umilmente sotto il vasto cielo. Ci prendiamo il tempo di fermarci in questo villaggio per vivere un vero momento di condivisione con le donne Tuareg e i bambini.

Giorno 5: Tikoubaouine, tra formazioni rocciose e pitture rupestri

Nell’ignoto che si estende di fronte a noi e percorrendo diversi paesaggi, scopriamo Tikouabouine, sito emblematico del Tassili n’Ajjer. Un arco di arenaria a forma di elefante si erge davanti ai nostri occhi. Un’opera d’arte plasmata da millenni di erosione. Le formazioni rocciose che ci circondano assumono forme affascinanti, come sculture modellate da un artista invisibile.

Tra le dune ondulate, scopriamo una tomba pre-islamica, un santuario del passato che ci offre un viaggio nel tempo. Durante il nostro viaggio contempliamo riparo dopo riparo, molteplici pitture rupestri che ci trasportano nel periodo neolitico, collegandoci così agli artisti preistorici e ai loro racconti dipinti sulle pareti. Le scene di caccia, gli animali selvatici e le testimonianze della vita ci trasportano nel misterioso universo di coloro che una volta vivevano su queste terre.

Giorno 6: Djanet: festa di Sebiba

Continuiamo il nostro tour verso Tifartasen e prendiamo la strada per Djanet, culla della cultura Tuareg. Assistiamo alla Sebiba, la più importante festa del Tassili n’Ajjer.

Pranziamo in compagnia degli artisti creando così un momento indimenticabile impregnato di tradizioni e di condivisione. Immersi nei preparativi, assistiamo all’effervescenza delle due comunità che si preparano per la festa. Le donne sono impegnate a scegliere i loro abiti, truccarsi con cura e adornare la loro silhouette con splendidi gioielli. Da parte loro, gli uomini si preparano con la determinazione dei guerrieri.

Questa celebrazione è associata a tradizioni, danze, canti e riti specifici che riflettono la ricchezza della cultura Tuareg.

Inserita nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO nel 2014, la Sebiba consente la trasmissione del patrimonio tuareg, promuove la cultura presso i turisti e mobilita il know-how grazie agli artigiani che realizzano abiti, gioielli, strumenti e spade.

Giorno 7: visita al centro storico di Djanet

Visitiamo il centro storico e il mercato locale, dove l‘artigianato Tuareg prende vita. Tessuti scintillanti, gioielli e oggetti artigianali evocano la ricchezza culturale della regione e testimoniano l’arte e il savoir-faire Touareg.
Possibilità di fare una doccia prima della partenza e poi stabiliamo il nostro ultimo accampamento nel deserto vicino all’aeroporto.

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